La Luna pulsa

Pubblicato: 5 dicembre 2012 da elisabetta76 in Racconti estemporanei
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Per la seconda sessione aperta alla Libreria italiana “Le Nuvole”, Isabella propone di scrivere un racconto sul seguente tema: “Due persone con due caratteri opposti si incontrano. Potrebbero trovarsi a vivere un’esperienza capace di cambiare la vita di entrambi…”

There’s a moon in my body, but I can’t see it! A moon and a sun.

A drum never touched by hands, beating, and I can’t hear it!~ Kabir

Una canna di bambú di quelle che crescono vicino gli stagni. La tagli e ne fai dei piccoli pali per creare una scala che dalla Terra arriva fino alla Luna. Ecco, questa canna di bambú tagliata e pulita la regalo ad Erica per Natale.

Erica, lei impazzisce con il bambú, ci cammina di sopra e si riscalda i piedi. Le piace camminare su strade fatte di canne di bambú, le piace sentire le ossa strofinare con la durezza della canna e salire lentamente ma con costanza quella scala che la porta dritto alla Luna. Senza fermarsi mai, in un movimento infinito che le dá la sensazione di esserci, di conoscere. Spostandosi da un piolo all’altro, volteggia leggera, raccoglie una stella e ne sente il profumo. “Ecco, questa grande é per te”, mi dice, soffiando sulle punte delle dita dall’alto della scalinata, ad un passo dalla Luna.

Mentre raccoglo la stella, trovo una palla di gomma, grande e rossa. La regalo a Gioé, so che lui l’apprezzerá. Gliela lancio con forza e lui contento la raccoglie. La usa come palla antistress, aprendo e chiudendo il pugno che non riesce a contenerla. Poi vi poggia i piedi comodamente, sentendo la spugna che ne massaggia le dita finché prova a saltare sulla palla e con ogni salto vola sempre piú in alto finché raggiunge la Luna.

Erica, magra, energica, arrivata lí con la magia di una scala e di un’idea potente. Gioé, cicciottello, dal cuore buono, pigro per natura, amante della comoditá, saltato sulla Luna per gioco o forse per caso.

Si guardano un momento, Sud e Nord si incontrano, Fuoco ed Acqua si scrutano attratti da reciproche differenze. Un’immediata sintonia si trasmette da un polo all’altro come l’elettricitá scorre tra i fili della luce. Erica ritira la sua scala e la regala a Gioé, Gioé dona a Erica la palla..e lí accade un miracolo: insieme costruiscono un tamburo di bambú ed iniziano a suonarlo seduti sulla palla gigante.

Ora per un momento chiudete gli occhi ed immaginate una luna piena, acquietate tutti i rumori esterni ed i suoni interni, spegnete i cellulari e trattenete il respiro. Sentite una percussione?

E’ il ritmo che viene dalla Luna, dal tamburo di Gioé ed Erica. La Luna pulsa.

Se guardate la Luna, ne vedrete delle macchie da lontano. Sono i movimenti lenti delle braccia che percuotono il tamburo. Se acuite i sensi, ascolterete il suono del tamburo primordiale venuto a svegliare gli esseri viventi e a provare che la Luna abbia un cuore.

Pensate che la frequenza del suono dalla Luna passa alle stelle che pulsano e come un tam tam si trasmette alla Terra ed arriva ad ogni uomo fino a penetrare dentro le nostre cellule, la nostra pelle, le nostre ossa…in un gioco di specchi, risonante come un ologramma.

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